Hai mai sentito parlare di picking di magazzino?
Il picking rappresenta una delle attività più critiche ed onerose nell’ambito della gestione di un magazzino: prevede costi legati alla produttività, alla forza lavoro e all’efficienza operativa.
Tuttavia, esistono dei modi e delle strategie che consentono di attenuare questi costi e trasformarli in un vantaggio competitivo.
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Picking di magazzino: cos’è
Con il termine picking di magazzino si indica l’attività di prelievo, ripartizione e smistamento di materiale da un’unità di carico ad altre. Questa attività è svolta ad ogni raggruppamento di materiali per elaborarli e spedirli.
In sostanza, il picking di magazzino consiste nell’attività che precede l’imballaggio, la conservazione, lo stoccaggio e la distribuzione di un prodotto.
In generale, il picking può essere svolto in due modi diversi:
- Manuale: un operatore si muove all’interno del magazzino, i materiali hanno uno specifico peso e il riepilogo delle unità di prodotto è fatto manualmente;
- Automatizzato: il personale preleva il materiale, che all’interno di un magazzino automatizzato si sposta meccanicamente.
In entrambi i casi, è l’operatore a spostarsi all’interno del magazzino in direzione delle merci e questa attività presenta dei costi di forza lavoro abbastanza elevati. Questi possono però essere ridotti ripensando e riprogettando le logiche di marginalità dei costi.
Operazioni di picking di magazzino: come gestirle al meglio
Partendo da una nuova progettazione dell’organizzazione sulla base della sua struttura, il picking di magazzino può essere ripensato, organizzato e migliorato in modi diversi.
Vediamo insieme come fare:
- Installando un software di magazzino: questo consente di ottimizzare le distanze effettuate, il percorso degli operatori ed anche i movimenti realizzati;
- Ridistribuendo la merce all’interno del magazzino: consente di risolvere problematiche inerenti allo spostamento degli operatori
- Adottando strategie nuove e diverse: un esempio è il wave picking, ovvero un prelievo massivo di più merci che sono destinate a diversi ordini e combinati insieme;
- Ripensando alle traiettorie di spostamento della merce verso l’operatore – e non il contrario;
- Includendo l’uso di tool e strutture con lo scopo di rendere l’attività logistica più dinamica e scorrevole.
A seconda dell’attività condotta all’interno del magazzino e del focus strategico, ognuna di queste strategie può portare a diversi risultati. Per questo motivo è necessario realizzare un’adeguata analisi con il proprio partner logistico.
Ripercussione del picking di magazzino sull’investimento
Al fine di comprendere totalmente l’impatto finanziario del picking di magazzino nella logistica, è necessario sapere che mediamente i suoi costi possono superare il 60% del bilancio totale. Inoltre, per le aziende gli oneri crescono ulteriormente in mancanza dei sistemi di stoccaggio adeguati o in presenza di un layout non ottimale.
Ecco che l’ottimizzazione delle procedure di picking rappresenta una priorità per le aziende che desiderano aumentare l’efficienza del proprio magazzino.
Un modo per intervenire in modo positivo sulle procedure di picking consiste nel realizzare investimenti in tecnologia applicata. Ad oggi ci sono numerosi dispositivi che contribuiscono – nel breve e nel lungo termine – a ridurre i costi marginali delle attività di prelievo e di selezione.
Inoltre, nel caso in cui il picking di magazzino sia realizzato manualmente prelevando gli articoli direttamente dalle scaffalature, è possibile posizionare i pallet lungo i livelli superiori di una scaffalatura. Ciò consente di sfruttare lo spazio in altezza, oltre che di creare una zona dedicata a unità di carico più piccole. Questa strategia risulta vincente soprattutto se viene utilizzata all’interno di magazzini di piccole dimensioni – dato che i pallet, stoccati nella parte superiore delle scaffalature, non necessitano di essere estratti frequentemente.
Se invece nel magazzino sono prevalentemente presenti merci a bassa rotazione, è possibile realizzare il prelievo lungo l’altezza totale della scaffalatura utilizzando il mezzo di lavoro adeguato.
3 strategie per migliorare il picking
Le operazioni di picking di magazzino risultano strettamente legate al numero di linee di preparazione. Per ottimizzarle è necessario ricorrere a dispositivi, sistemi e strategie che consentono di migliorare le attività di prelievo e di selezione basate sulla logica “uomo alla merce”.
Di seguito 3 soluzioni automatiche al fine di rendere più efficienti le procedure di picking:
- Distribuzione ottimale della merce nei vani delle scaffalature e del magazzino: consente di agevolare le operazioni di prelievo dei prodotti. Inoltre, l’uso di voice picking – picking vocale -, di terminali e dispositivi a radiofrequenza, permette di fare a meno dei documenti cartacei, contribuendo in modo significativo a snellire ulteriormente le operazioni;
- Sfruttare il picking massivo – il cosiddetto wave picking;
- Investire in dispositivi e strutture pensate per dinamicizzare il picking. Un esempio sono le scaffalature leggere a gravità dotate di dispositivi pick-to-light. Questi sono dei veri e propri display luminosi che vengono collocati in ogni ubicazione e che indicano da quali posizioni è possibile il prelievo del prodotto e in che quantitativi. Differiscono dai sistemi put-to-light, che invece indicano il luogo in cui riunire le unità di prodotto che sono necessarie per allestire gli ordini.
Entrambe queste tecnologie sono importanti per aumentare l’efficienza operativa generale dell’azienda.
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