Devi spedire alimenti freschi all’estero, ma non sai quali sono le norme da rispettare?
Allora sei nel posto giusto!
In Italia non è raro trovarsi nella situazione di dover spedire alimenti in qualsiasi parte del mondo. Del resto, il made in Italy trova la sua forza anche – e forse soprattutto – nel settore alimentare. Ecco perchè la spedizione di alimenti è uno dei servizi più richiesti alle ditte specializzate.
Tuttavia, esistono precise regole che devono essere rispettate. In questo articolo vediamo tutto il necessario per rispettarle.
Continua a leggere per saperne di più!
Spedire alimenti: cosa c’è da sapere
Per la necessità di un trasporto in tempi rapidi e per la delicatezza dei prodotti, la spedizione di alimenti è un servizio che richiede un’attenzione particolare.
Innanzitutto, per spedire alimenti all’estero – come anche in Italia – è necessario conoscere:
- le regole per l’imballaggio;
- quali cibi è consentito trasportare;
- la documentazione necessaria.
Inoltre, per quanto riguarda gli alimenti freschi e deperibili, non tutti i corrieri possono accettare il trasporto, poiché alcuni prodotti necessitano di un trasporto a temperatura controllata.
Spedizioni alimenti freschi all’estero: quando è necessario il trasporto a temperatura controllata
Generalmente, con una spedizione standard è possibile spedire alimenti secchi non deperibili, come ad esempio snack, biscotti, pasta secca e altri prodotti confezionati. Questi alimenti, infatti, non necessitano di un trasporto particolare.
Tuttavia, per spedire alimenti freschi è necessario un trasporto a temperatura controllata. Parliamo ad esempio di:
- surgelati e congelati;
- carne;
- formaggi freschi e latticini;
- pesce;
- funghi;
- pasta fresca.
Potrebbe interessarti anche l’articolo Spedire alimenti: tutte le domande più frequenti.
Spedire alimenti freschi all’estero: norme e documentazione necessaria
Se devi spedire alimenti all’estero devi conoscere quali sono le norme che regolano la spedizione e quali sono i documenti da produrre – soprattutto se il Paese di destinazione è extra UE.
Come privato, per spedire alimenti in uno Stato dell’Unione Europea, devi osservare le stesse limitazioni e norme di una spedizione in territorio nazionale, quindi nessun alimento deperibile e fresco.
Se possiedi un e-commerce che spedisce alimenti, devi essere in possesso di una licenza che attesti che ti occupa di import-export di prodotti alimentari. In questo caso, non esistono limitazioni nella tipologia di alimenti da spedire.
Analizziamo adesso cosa succede se devi spedire alimenti all’estero. Innanzitutto devi produrre tutta una serie di documenti doganali:
- modulo CN23: se il pacco ha un valore superiore a 425€ e pesa più di 2 kg. Inoltre, è necessario indicare sul modulo i dati del destinatario, i dati del mittente e il contenuto del pacco;
- modulo CN22: se il pacco ha un valore inferiore ai 425€ e non supera il peso di 2 kg. Sul modulo deve essere indicato il destinatario finale, il mittente e il contenuto del pacco;
- fattura di vendita o acquisto in triplice copia;
- dichiarazione di libera esportazione.
Se devi spedire alimenti negli Stati Uniti è richiesto anche un codice della FDA – Food and Drug Administration. Inoltre, i privati che non sono registrati per il commercio di prodotti alimentari devono allegare anche il modulo di Prior Notice.
Infine, le tasse e le spese doganali sono diverse a seconda del Paese extraeuropeo di destinazione.